In un anno segnato dall’aumento indiscriminato del prezzo dell’energia e del gas, non possiamo non preoccuparci per la stagione invernale che vedrà aumentare il nostro consumo pro capite di questi due elementi. Vero, le recenti decisioni prese in ambito comunitario e il rivolgersi verso altri fornitori, attuando quella differenziazione delle fonti tanto auspicata dall’unione europea, sta facendo calare il prezzo del gas sul mercato. Ma questo ancora non basta a far calare le bollette che, senza un intervento politico, potrebbero ancora aumentare nell’ultimo trimestre di quest’anno.
Come, purtroppo, tutti noi lavoratori del terziario abbiamo notato, il costo delle nostre bollette è praticamente triplicato, iniziando a farci ragionare su diverse forme di gestione e risparmio. Forse non tutte le attività potranno adottare queste misure, ma comunque potremmo iniziare a pensare a delle buone pratiche per contenere i nostri consumi.
In questo momento storico così particolare il prezzo della materia prima è di sicuro il fattore che influenza di più le spese in bolletta, ma anche le altre voci, come le spese per il trasporto, gli oneri di sistema e la tassazione, influiscono notevolmente.
Ma perchè aumenta la bolletta?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo prendere in considerazione diversi fattori che da sempre influiscono sul mercato degli idrocarburi. Per prima cosa la materia prima ha un costo che viene calcolato in base al suo valore di mercato, che segue gli andamenti della contrattazione e della compravendita, per cui è soggetta a diverse oscillazioni che dipendono da più fattori:
- la ripresa dell’economia
- l’aumento della domanda di gas nei mesi invernali
- l’incertezza geopolitica come le tensioni tra Russia e Ucraina
“il gas rispetta la regola principale dell’economia dei beni: se aumenta la domanda aumenta di conseguenza il prezzo”
Se a tutto questo aggiungiamo che i maggiori produttori di gas mondiale si stanno sempre più rivolgendo a mercati più redditizi, come quelli dei paesi in via di sviluppo, otteniamo queste “bollette impazzite” che tanto ci stanno dando pensieri.
In questi giorni abbiamo assistito a un moltiplicarsi di consigli su come risparmiare gas, su come gestire efficacemente i nostri elettrodomestici, a piani di razionamento sia a livello nazionale che europeo. Ora, non sappiamo, e non vorremmo, che queste misure diventino reali, ma è innegabile che tutti dovremmo adoperarci per scongiurare una nuova austerity.
Per questo motivo, le maggiori organizzazioni di categoria, hanno individuato un decalogo di azioni e comportamenti virtuosi per cercare di contenere le spese energetiche del settore terziario;
- Spegnere le insegne luminose e le apparecchiature non necessarie in concomitanza con gli orari di chiusura dell’attività commerciale;
- Ridurre l’intensità luminosa del punto vendita e spegnere o ridurre in modo significativo l’illuminazione in ambienti poco frequentati;
- Regolare la temperatura ambientale dell’attività commerciale (riscaldamento/raffrescamento) nell’ottica di contenere i consumi;
- Interrompere la funzione di ricircolo dell’aria nelle ore notturne;
- Tenere chiuse le porte di ingresso per evitare dispersioni termiche in assenza di lame d’aria;
- Ridurre la temperatura dell’acqua utilizzata all’interno dei locali;
- Utilizzare in maniera efficiente l’energia elettrica ed il gas naturale per la cottura dei cibi, monitorando i relativi consumi energetici;
- Utilizzare in modo efficiente le celle e i banchi frigoriferi, attraverso un corretto caricamento degli stessi, limitando le aperture allo stretto indispensabile e sensibilizzando anche la clientela a tal fine;
- Utilizzare in modo efficiente gli elettrodomestici in dotazione all’attività commerciale;
- Razionalizzare l’organizzazione del lavoro al di fuori degli orari di apertura al pubblico (pulizie, caricamento banchi, ecc.) al fine di ridurre i consumi energetici.
Naturalmente questo decalogo non sarà risolutivo e queste misure non saranno sufficienti a risolvere i problemi di questo particolare momento storico. Infatti saranno le manovre politiche, gli sconti sulle bollette, le decisioni prese a livello internazionale e nazionale, gli sconti sui carburanti e tutte le manovre che saranno varate, sia da questo che dal governo che verrà, che ci permetteranno di trascorrere un inverno sereno, con bollette ragionevoli e senza mai far mancare i confort minimi dei nostri luoghi di lavoro.
Noi di Ebter Abruzzo comprendiamo il periodo complicato per le nostre attività, e ci siamo già resi protagonisti di un aiuto per le aziende per contrastare il caro bollette. La speranza è che la situazione possa normalizzarsi, che i prezzi dell’energia e del gas tornino normali e rientri il pericolo di un’inflazione che al momento sembra incontrollabile, in modo da riprendere il percorso di crescita che i nostri settori stavano conoscendo in questo periodo post limitazioni dovute al covid.