Ormai è da qualche mese che la Direttiva Europea Omnibus è stata rettificata anche dal nostro Paese. Come avevamo già visto, questa comporterà un cambiamento in determinate pratiche commerciali definite sleali e vuole mettersi al servizio quanto più completo del cliente. Naturalmente i dubbi dei commercianti in merito sono molteplici, perciò riteniamo sia importante fare quanta più chiarezza possibile.

La Direttiva Omnibus (Direttiva (UE) 2019/2161) è una direttiva dell’Unione Europea che modifica le Direttive 93/13/CEE, 98/6/CE, 2005/29/CE e 2011/83/UE in materia di pratiche commerciali sleali, pubblicità ingannevole e tutela dei consumatori. La Direttiva Omnibus è stata pubblicata il 27 novembre 2019 ed è entrata in vigore il 28 maggio 2022.

Questa ha lo scopo di migliorare la tutela dei consumatori europei, rafforzando i diritti e inasprendo le sanzioni per le pratiche commerciali sleali, grazie all’introduzione di una serie di nuove disposizioni, tra cui:

  • Il divieto di pratiche commerciali sleali che sfruttano la vulnerabilità dei consumatori, come le persone anziane o con disabilità.
  • Il divieto di pratiche commerciali sleali che incoraggiano i consumatori a prendere decisioni affrettate, come le vendite a tempo limitato o le offerte troppo belle per essere vere.
  • Il divieto di pratiche commerciali sleali che inducono i consumatori a rinunciare ai loro diritti, come le clausole vessatorie nei contratti.
  • Il rafforzamento delle sanzioni per le pratiche commerciali sleali, che possono arrivare fino a 4% del fatturato annuo dell’azienda.

 L’Italia ha recepito la Direttiva Omnibus con il Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 marzo 2023. Il Decreto è entrato in vigore il 28 maggio 2023, lo stesso giorno in cui è entrata in vigore la Direttiva Omnibus a livello europeo.

Il Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023 modifica il Codice del consumo (D.lgs. n. 206/2005) e introduce per intero le nuove disposizioni, comprese le sanzioni, volte a migliorare la tutela dei consumatori.

Come ripetuto più volte dalla presidente di Ebter Abruzzo, della Confcommercio Chieti, nonché vice presidente della Federazione Moda Italia, Marisa Tiberio, la Direttiva Omnibus porta a regole più rigide per le pratiche commerciali sleali, l’adeguamento dell’e-commerce e le sanzioni per comportamenti ingannevoli che possono danneggiare la salute, la sicurezza e i minori. Questo impatta non solo le grandi piattaforme di vendita online, ma anche i piccoli negozi e i mercati locali che devono adeguarsi nei loro sistemi informatici gestionali, schede prodotto, documentazione contrattuale e informativa per l’e-commerce, e la gestione delle vendite promozionali e di fine stagione. 

La normativa modernizza il codice del consumo alla luce dello sviluppo dell’e-commerce e uniforma le regole a livello europeo, rafforzando l’azione di contrasto dell’autorità pubblica e inasprendo le sanzioni per le piattaforme fino a 10 milioni di euro o addirittura il 4% del fatturato. La normativa obbliga alla trasparenza nelle ricerche online, interviene sulle recensioni false o acquistate, vieta il bagarinaggio digitale e richiede chiarezza nei prezzi dinamici decisi da algoritmi. 

Il decreto si applica alla vendita di qualsiasi prodotto con alcune eccezioni, come i prodotti agricoli e deperibili, escludendo i prezzi di lancio e le vendite sottocosto. Ci sono implicazioni pesanti per abbigliamento, calzature, articoli sportivi, accessori moda e prodotti di elettronica. I nuovi cartellini prezzi devono rispettare gli obblighi previsti dalla legge, pena sanzioni da euro 516,00 a euro 3.098,00.

Il nostro ente, Ebter Abruzzo, vuole sempre offrire ai suoi associati tutte le informazioni e le novità utili a svolgere il nostro lavoro nel migliore dei modi. Naturalmente nessuno dei nostri associati si è mai fatto, e mai sarà attore di pratiche sleali, ma riteniamo che conoscere perfettamente la normativa vigente, oltre a essere sinonimo di serietà e competenza, possa offrire degli spunti per migliorarsi ulteriormente nel nostro lavoro.