Nell’era digitale, il marketing influencer è diventato uno strumento molto potente per le aziende che cercano di ampliare la loro portata e coinvolgere il loro pubblico target. Tuttavia, come ci mostrano i recenti fatti di questo fine anno, riguardanti le multe dell’antitrust a un gruppo dolciario e a due società facenti capo a una nota influencer, ci sono diverse sfide che le aziende devono affrontare quando si rivolgono a questo tipo di servizi.
Naturalmente non ci addentreremo in una polemica ormai divampata trasversalmente, e non la analizzeremo dal nostro punto di vista, non ci compete sicuramente, però, in questo ultimo articolo dell’anno, vorrei lasciarvi uno spunto di riflessione su queste strategie di marketing, molto attrattive quanto potenzialmente insidiose per il nostro settore.
Uno dei problemi più grandi nel marketing degli influencer è l’autenticità. Gli influencer con un grande numero di follower possono sembrare una scelta ovvia per le aziende, ma se il loro contenuto non è autentico, troppo stereotipato e ripetitivo, il messaggio del nostro marchio potrebbe non risuonare con il pubblico, perciò non generando curiosità verso il prodotto.
Un altro problema è il coinvolgimento. Un influencer potrebbe avere un gran numero di follower, ma se questi non sono attivamente coinvolti, il messaggio del marchio potrebbe comunque non raggiungere un pubblico ampio. L’ideale sarebbe scegliere influencer locali che possano rappresentare in toto la nostra filosofia.
Infatti, trovare influencer che si allineano con i valori e l’immagine del marchio può essere difficile. Se un influencer non si allinea completamente con il marchio, la partnership potrebbe non essere proficua e, addirittura, danneggiare la reputazione dell’azienda.
Il marketing degli influencer può essere una strategia efficace per le aziende, ma è importante conoscere e affrontare preventivamente i problemi che possono sorgere. Con la giusta ricerca e un approccio mirato, le aziende possono utilizzare questo tipo di marketing per ampliare la loro portata e coinvolgere il loro pubblico anche nel 2024.
Ma il nuovo anno vedrà quasi sicuramente un forte calo di questo tipo di pubblicità, sia per il costo, che in certi casi è spropositato e ingiustificato, sia perché i consumatori non prestano più l’attenzione di un tempo a questo tipo di contenuti. Oggi, purtroppo, soprattutto nel target più giovane, l’attenzione che si presta a un post pubblicitario è di pochi secondi, perciò se il primo impatto non sarà accattivante sin da subito, la nostra inserzione non sarà considerata. Purtroppo questa scarsa attenzione si verifica anche al di fuori del mondo dei social, perciò se un prodotto non soddisfa al primo impatto, o se un servizio non è immediatamente soddisfacente, di solito si tende a lasciar perdere.
Ed è questa tendenza che bisogna combattere. Questo 2024 deve essere un anno in cui noi operatori del terziario dobbiamo riuscire a staccarci dalla frenesia del mondo che ci circonda, offrendo eccellenza e ricercatezza. I nostri prodotti, i nostri servizi non devono essere solo esposti ma raccontati, i nostri store devono racchiudere storie, la nostra e quella dei nostri clienti che ci hanno permesso di crescere e resistere nel tempo.
Anche il nostro marketing deve cambiare, deve celebrare più che ostentare, deve raccontare e mostrare le nostre idee e la nostra voglia di emergere. Dobbiamo essere autentici, offrire unicità e incuriosire e fidelizzare. Il percorso si rinnova ogni anno e, insieme a noi di Ebter Abruzzo, sarà più semplice percorrerlo con profitto e nuovi stimoli.
Di cuore, buone feste.