Questo 2023 è un anno ricco di ponti lavorativi. Infatti, oltre alle feste canoniche come Natale, o la Pasqua appena passata, ci saranno 4 possibili ponti lavorativi da qui a fine anno. 

Il primo che incontriamo è quello per la Festa della Liberazione d’Italia, il 25 aprile, data perfetta per un ponte di 4 giorni, da sabato 22 fino al martedì successivo; a distanza di appena una settimana ci sarà la Festa dei Lavoratori , il 1 maggio, che cadrà di lunedì e dunque consentirà una pausa di 3 giorni. Il ponte di Ferragosto è relativamente importante, perché in quella settimana la maggior parte dei lavoratori sarà in ferie, ma comunque consentirà di beneficiare di un weekend lungo a partire da sabato 12 agosto. L’ultimo ponte dell’anno sarà per l’Immacolata, cioè venerdì 8 dicembre, che permetterà una pausa di tre giorni dal lavoro.

 

Perchè sono rilevanti queste date? Il motivo per cui ne voglio parlare è che sono importanti per le strategie che il nostro settore dovrà adottare per massimizzare le offerte e, conseguentemente, i profitti. Come abbiamo già visto nel weekend pasquale, c’è una rinnovata predisposizione al turismo e al muoversi fuori casa, anche per pochi giorni. In queste giornate, quindi, la ricerca di servizi, negozi e attrattive turistiche è generalmente molto alta, perciò, soprattutto se svolgiamo la nostra attività in una località turistica, dobbiamo essere in grado di sfruttare queste dinamiche. 

Il nostro settore lavora col pubblico, più persone visitano una località, più possibilità abbiamo di incrementare il nostro profitto. Naturalmente anche noi dobbiamo fare la nostra parte. Infatti, come ormai sappiamo, senza un’offerta adeguata è praticamente impossibile pensare di ottenere un buon flusso di clientela, perciò avere un assortimento coerente con la stagione sarà un ottimo primo punto di partenza.

Ma non basta un buon assortimento se non siamo in grado di promuoverci in maniera adeguata. lo abbiamo già visto in qualche articolo del nostro blog, una buona strategia comunicativa e di marketing è indispensabile per riuscire a comunicare agli eventuali clienti la nostra offerta. Nel caso di una località turistica, la vetrina, sia fisica che digitale, assume un ruolo di prim’ordine. Una vetrina curata, accattivante, attrattiva, permetterà di stimolare la curiosità già dal primo impatto, aumentando le possibilità che il potenziale cliente entri nel nostro store o richieda un nostro servizio.

Un altro aspetto importante da considerare è la preparazione dei nostri collaboratori. Infatti questi dovranno essere formati per riuscire a gestire questa tipologia di clientela, di solito poco paziente e alla ricerca di un ricordo del posto visitato. Per questo bisognerà essere strutturati e organizzati, in modo da riuscire a chiudere velocemente, e professionalmente, più vendite possibili. Un elemento preferenziale, soprattutto per gestire nella migliore maniera un eventuale turista non italiano, sarebbe la conoscenza dell’inglese. 

 

Il nostro settore ha subito grandi mutamenti in questi ultimi anni, la nostra clientela è mutata e dobbiamo essere in grado di soddisfare e andare incontro alle più diverse richieste. E questo è un bene, perché il nostro settore è quello più redditizio in questo periodo; ma l’altra faccia della medaglia è caratterizzata da una carenza di personale e dalla difficoltà nel trovare la giusta organizzazione. 

Naturalmente i problemi si risolveranno, anche grazie all’aiuto e al supporto che enti come EBTer Abruzzo danno al settore. Ora l’importante è cercare di capire le nuove dinamiche del mercato, anticipare la domanda, strutturarsi e sfruttare qualunque opportunità di crescita professionale che possiamo cogliere. Questa sarà la vera strada del nostro successo. 

 

Marisa Tiberio – Presidente EBTer Abruzzo